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Re: La lettera di Hypergio

Posted by Gitz on Mar 13, 2024; 9:43am
URL: https://forum.wikipedate.com/La-lettera-di-Hypergio-tp783p790.html

Saluto anche chi, allontanato da Wikipedia, si è rifugiato in una propria wiki o ha aperto un blog ritrovandosi in compagnia di altri allontanati dal progetto discutendo ciclicamente, come degli umarell di fronte a un cantiere edile, di quanto sono brutti, sporchi, cattivi e corrotti gli amministratori

Nell'elenco dei vizi degli admin Hypergio si è dimenticato "stupidi". In effetti penso che molti degli errori degli admin dipendano, più che da malvagità, da scarsa immaginazione, dalla difficoltà di comprendere il punto di vista degli altri e di fare un passo indietro per rivedere criticamente i propri pregiudizi e preteso buonsenso. Se questo è vero, è possibile che i blog/forum di critica a Wikipedia siano utili anche agli admin, che potrebbero imparare qualcosa dall'incontro con un punto di vista diverso dal loro. Non perché io e gli altri utenti di questi blog siamo più intelligenti e abbiamo sempre ragione: mi caputa spesso di leggere considerazioni a cui non avevo pensato, interessanti e utili formulate da admin e altri utenti. Immagino o spero che possa succedere anche il contrario. Quindi un blog come Wikipedate non è (solo) un gruppo di "umarell di fronte a un cantiere", non è (solo) un hobby innocente e un luogo di divertimento all'insegna della Schadenfreude, ma è anche un'occasione per imparare qualcosa su Wikipedia. Perché i wikipediani non possono negare questo fatto: su Wikipedia non si può discutere liberamente di Wikipedia a 360°; se lo si vuole fare, bisogna farlo altrove.

Ma oltre che hobby innocente, ozioso o maligno, oltre che palestra wikipediana, luogo di riflessione e apprendimento su Wikipedia, Wikipedate è anche un progetto culturale - buono o cattivo si vedrà - che nasce dall'idea che molti dei mali di Wikipedia non dipendono dagli admin brutti, sporchi, cattivi, corrotti e - aggiungo io - coglioni, ma dalla mancanza di regole: regole che consentano agli admin di essere un po' migliori di così e che prevengano o limitino i danni che possono fare al progetto e alle utenze. Affacciandomi sulla Wikipedia inglese ho ricavato esperienze e idee che confermano le mie imperssioni originiarie sul progetto, maturate nel 2021 durante gli scontri con Ignis su "Sindrome da alienazione genitoriale" e "Analisi bioenergetica". E cioè che sia maledettamente difficile contribuire a it.wiki: il processo editoriale spesso funziona male. Credo che la possibilità di una "vera" richiesta di pareri risolverebbe tanti ma tanti problemi in quel progetto.

Nota conclusiva: "allontanato da Wikipedia ... in compagnia di altri allontanati dal progetto". E' vero, ma di questo sono abbastanza soddisfatto. Lo stesso Hypergio riconosce che ho scelto di non mantenere le mie promesse, così decidendo di andarmene - non è che non immaginassi che cosa sarebbe potuto succedere editando Orsini. Il modo in cui per oltre un anno si è trascinata quella storia, il modo in cui utenti in buona fede e competenti sono stati trattati dagli amministratori, mi ha convinto che fosse giunto il momento di andarmene. Questo significa che non posso esprimere un punto di vista utile sulle feccende wikipediane? Ne dubito.

Ma al di là del mio caso personale, più in generale: gli infinitati sono persone che non sono riuscite a collaborare con il progetto, e le ragioni per cui non ci sono riuscite potrebbero essere interessanti anche per gli utenti ancora attivi nel progetto. Da sempre gli ostracizzati, esclusi, banditi, marginali e reietti hanno espresso critiche - lamentazioni, pianti, invettive e improperi - contro la comunità che li ha respinti (direbbe Agamben: la comunità a cui non possono più appartenere se non nella forma dell'esclusione che li include in quanto sacrificabili). Forse che quelle lamentazioni e quelle invettive sono irrilevanti? Sapremmo molte cose di più, capiremmo il mondo e la storia molto meglio, se conservassimo un resoconto di quelle intelligenze ed esperienze "problematiche".