L'evasione del blocco è un reato?

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L'evasione del blocco è un reato?

Gitz
Administrator
Sposto qui un off topic del thread "ArbCom:Utente di Wikipedia in italiano".


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Re: Un ArbCom per it.wiki?

TrameOscure
Administrator
Intanto, per gradire, un msg poco chiaro e fuori dal flusso della discussione arriva da telegram. Pierpao scrive:

Tengo a dare questa informazione a chi frequenta questa chat: la Cassazione ha confermato che è reato di violazione di sistema informatico l'accesso non autorizzato ad un sistema informatico (nel caso WhatsApp) anche senza l'uso di tecnologie particolari e anche se la volontà del possessore del sistema di tenere fuori la persona che ha effettuato l'accesso é implicita e non espressa palesemente.

In mezzo adiscussioni su licenze e commons, Ruthven replica:

Vuol dire che gli utenti in evasione dal blocco commettono un illecito quindi.

E pierpao rincara:

Reato. Non illecito. Da 2 a 10 anni. Art. 615.

Francamente non si capisce di che parlino (WhatsApp?) ne a che proposito, visto che la discussione in corso riguardava il caricamento di non so che su commons.
In ogni caso mi sembrano ragionamenti molto campati in aria, poco pertinenti, molto ricerca originale.
TrameOscure
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
TrameOscure wrote
Intanto, per gradire, un msg poco chiaro e fuori dal flusso della discussione arriva da telegram. Pierpao scrive:

Tengo a dare questa informazione a chi frequenta questa chat: la Cassazione ha confermato che è reato di violazione di sistema informatico l'accesso non autorizzato ad un sistema informatico (nel caso WhatsApp) anche senza l'uso di tecnologie particolari e anche se la volontà del possessore del sistema di tenere fuori la persona che ha effettuato l'accesso é implicita e non espressa palesemente.

In mezzo adiscussioni su licenze e commons, Ruthven replica:

Vuol dire che gli utenti in evasione dal blocco commettono un illecito quindi.

E pierpao rincara:

Reato. Non illecito. Da 2 a 10 anni. Art. 615.

Francamente non si capisce di che parlino (WhatsApp?) ne a che proposito, visto che la discussione in corso riguardava il caricamento di non so che su commons.
In ogni caso mi sembrano ragionamenti molto campati in aria, poco pertinenti, molto ricerca originale.
Anche questa cosa andrebbe precisata dalla Cassazione. Gli amministratori non posseggono il sistema informatico di Wikipedia. Sarebbero le violazioni di global ban ad essere penali. Inoltre, 10 anni di carcere sono previsti solo in circostanze aggravanti
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
Poi nel paese in cui vige un decreto sicurezza come quello approvato di recente mi aspetto di tutto. Ma una chat WhatsApp è personale, invece Wikipedia non è nè pubblica nè personale. Altrimenti la definizione di amministratore cambierebbe significativamente e sarebbe veramente un danno, poichè l'amministratore può bloccare anche senza aver sentito il parere della comunità in UP o RDP
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

itawikinostra
In reply to this post by TrameOscure
TrameOscure wrote
Intanto, per gradire, un msg poco chiaro e fuori dal flusso della discussione arriva da telegram. Pierpao scrive:

Tengo a dare questa informazione a chi frequenta questa chat: la Cassazione ha confermato che è reato di violazione di sistema informatico l'accesso non autorizzato ad un sistema informatico (nel caso WhatsApp) anche senza l'uso di tecnologie particolari e anche se la volontà del possessore del sistema di tenere fuori la persona che ha effettuato l'accesso é implicita e non espressa palesemente.

In mezzo adiscussioni su licenze e commons, Ruthven replica:

Vuol dire che gli utenti in evasione dal blocco commettono un illecito quindi.

E pierpao rincara:

Reato. Non illecito. Da 2 a 10 anni. Art. 615.

Francamente non si capisce di che parlino (WhatsApp?) ne a che proposito, visto che la discussione in corso riguardava il caricamento di non so che su commons.
In ogni caso mi sembrano ragionamenti molto campati in aria, poco pertinenti, molto ricerca originale.
Se volessimo collezionare sistematicamente (e non solo per i casi più eclatanti come già facciamo) le stronzate piramidali che sparano a ripetizione tipo mitraglia certi admin di Wikipedia servirebbe (oltre che a un cesso gigantesco) un'enciclopedia a parte: wikiadminboiate.
Ricordo che stiamo parlando di gente che imperterrita e incrollabile ritiene degne di menzione per il 2025 le elezioni in Micronesia ma non la morte del Papa.
Eddai su.
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
A me sembra che l'associazione tra chat WhatsApp e casella modifica su Wikipedia sia frutto di una convinzione personale, se non proprio di un desiderio che ai cosiddetti LTA ci pensi la giustizia. Non è assolutamente equiparabile, poichè il blocco è all'utenza e non lo abbiamo deciso noi ma linee guida locali e globali (anche WP:EVASIONE non menziona alcuna violazione della legge); inoltre l'accesso a Wikipedia è già consentito a tutti e per escludere completamente qualcuno esiste il global ban. Altrimenti sarebbe accesso abusivo anche una nuova carta di credito in caso di blocco. Non mi risulta che gli amministratori dei progetti WMF siano un insieme protetto dallo Stato
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
Inoltre, la volontà implicita non richiede necessariamente un blocco. Quindi, una pena del genere (da anni '30) andrebbe pure contro WP:PILASTRI
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
Wiki per tutti wrote
Inoltre, la volontà implicita non richiede necessariamente un blocco. Quindi, una pena del genere (da anni '30) andrebbe pure contro WP:PILASTRI
O, meglio dire, metterebbe proprio a rischio il terzo pilastro
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

TrameOscure
Administrator
In reply to this post by Wiki per tutti
Wiki per tutti wrote
A me sembra che l'associazione tra chat WhatsApp e casella modifica su Wikipedia sia frutto di una convinzione personale, se non proprio di un desiderio che ai cosiddetti LTA ci pensi la giustizia. Non è assolutamente equiparabile, poichè il blocco è all'utenza e non lo abbiamo deciso noi ma linee guida locali e globali (anche WP:EVASIONE non menziona alcuna violazione della legge); inoltre l'accesso a Wikipedia è già consentito a tutti e per escludere completamente qualcuno esiste il global ban. Altrimenti sarebbe accesso abusivo anche una nuova carta di credito in caso di blocco. Non mi risulta che gli amministratori dei progetti WMF siano un insieme protetto dallo Stato
Concordo che è assolutamente demenziale.
1) le chat sono esplicitamente un "gruppo pubblico" ed in quanto tali la lettura è libera per chiunque
2) il blocco dell'edit da wikipedia (chiamiamo le cose col loro nome e non diamo patenti di universalità a concetti che sono microscopicamente puntiformi e assolutamente circoscritti) NON ha NESSUN valore legale nè tantomeno universale
3) il titolare del sito è WMF e non gli utenti, per quanto flaggati, che NON hanno alcun diritto di pretendere alcunchè dal prossimo, men che meno fuori da wiki.
4) da nessuna parte c'è comunque scritto che il blocco all'edit si estende ad altri canali. E neanche lo si può scrivere perchè molto probabilmente si violerebbero i termini del servizio di altri canali (telegram, WA, ecc.) visto che non è nell'interesse di queste piattaforme limitare ad cazzum l'accesso alle persone interessate all'uso delle piattaforme.

Trovo gravemente patologico e paranoico (oltre che totalmente idiota)
1) pensare che la giustizia "vera" si occupi delle pippe mentali stabilite sulla base dei regolamenti farlocchi e applicati ad cazzum di un sito.
2) pensare che il blocco all'edit significhi qualcosa di più che non un mero blocco all'edit e che si estenda in qualsivoglia modo a qualsivoglia altra fattispecie in qualunque altro luogo fisico o immateriale
3) che ci sia gente che elabora assurde congetture da delirio di onnipotenza estrapolando massimi sistemi cazzabubbolosi sulla base del nulla assoluto.

Per fortuna il tutto è talmente assurdo da suscitare soprattutto che risate. Confido che riflettano sulle cazzate che sparano, in modo da poterci ridere su pure loro.

Presumo che Pierpao si riferisse (del tutto erroneamente) a questa sentenza della cassazione che riguarda tutt'altro (raccolta di prove da dispositivi altrui senza consenso costituisce il reato di accesso abusivo a sistema informatico: tradotto, pigliare il telefono di qualcuno e guardarci dentro senza permesso).
Ergo, non c'entra UN CAZZO di niente neanche di lontano. LOL, sempre spassosi come si sforzano di coprirsi di ridicolo... Ci voleva un {cn}... :-D
TrameOscure
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Gitz
Administrator
In reply to this post by TrameOscure
Digressione interessante. Due o tre cose certe si possono dire.

Anzitutto, che Pierpao non sa di che cosa parla. L'art. 615 cp è la violazione di domicilio e ovviamente non c'entra un piffero. Il reato che potrebbe essere rilevante è il 615-ter cp che, salvo le ipotesi aggrevate, e punito sino ai 3 anni (non da due a dieci).

Comunque non una cosa gradevole da affrontare, eh! Io stesso avevo ipotizzato (qui e forse altrove) che quel reato sia applicabile a chi evade un blocco di wikipedia, da IP o creandosi altre utenze. L'esistenza di questa norma è di per sé una buona ragione per evitare di ammettere pubblicamente l'uso di sock e l'evasione del blocco.

Tuttavia, non credo che gli LTA debbano preoccuparsi troppo. In primo luogo, la querela potrebbe essere presentata (non dagli admin, non da Wikimedia Italia, non dall'ArbCom) solo dalla WMF. E dubito fortemente che la WMF abbia voglia di ingaggiare una battaglia legale, usando gli strumenti del diritto penale, con le decine o centinaia di migliaia di evasori del blocco. Sarebbe inaudito e non avrebbe il consenso della comunità wikipediana - quantomeno non di quella inglese, su quella italiana non mi esprimo.

In secondo luogo, non sono sicuro che l'azione penale sarebbe fondata nel merito. Come leggo in questa sentenza (Cass., Sez. V, sentenza n. 2905 del 23 gennaio 2025), la giurisprudenza si attesta sul principio per cui è "necessario che l'accesso al sistema informatico non sia aperto a tutti, come talora avviene soprattutto quando si tratti
di sistemi telematici
": ci deve essere un sistema di selezione dei soggetti abilitati all'accesso al sistema informatico - ad esempio, una password. D'altra parte, la giurisprudenza ammette che le misure che proteggono il sistema possono anche essere di carattere organizzativo interno (non necessariamente di natura tecnico-informatica), come regolamenti interni o prescrizioni impartite dal titolare del sistema, il che sembra andare nel senso che l'evasione del blocco può integrare il reato di accesso abusivo. Quindi la questione non mi sembra affatto chiara.

Questa sentenza (Cass., Sez V, Sentenza n. 12732 del 6 dicembre 2000) che distingue "banche dati offerte al pubblico a determinate condizioni" (per le quali il reato non si configura) e "banche dati destinate a un'utilizzazione privata esclusiva" (che possono essere persone offese del reato) suggerisce che Wikipedia/WMF non possono essere soggette passive del reato in caso di evasione del blocco. Però, ripeto, quando si tratta di massime giurisprudenziali (che non sono fonti del diritto) bisogna andarci con i piedi di piombo. A me sembra che questo comportamento non sia penalmente illecito, ma qualcun altro (ad esempio un giudice...) potrebbe pensarla diversamente.

P.S.
Se siete d'accordo, visto la rilevanza di questo off topic ne farei un thread a parte



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Re: Un ArbCom per it.wiki?

itawikinostra
In reply to this post by TrameOscure
TrameOscure wrote
Wiki per tutti wrote
A me sembra che l'associazione tra chat WhatsApp e casella modifica su Wikipedia sia frutto di una convinzione personale, se non proprio di un desiderio che ai cosiddetti LTA ci pensi la giustizia. Non è assolutamente equiparabile, poichè il blocco è all'utenza e non lo abbiamo deciso noi ma linee guida locali e globali (anche WP:EVASIONE non menziona alcuna violazione della legge); inoltre l'accesso a Wikipedia è già consentito a tutti e per escludere completamente qualcuno esiste il global ban. Altrimenti sarebbe accesso abusivo anche una nuova carta di credito in caso di blocco. Non mi risulta che gli amministratori dei progetti WMF siano un insieme protetto dallo Stato
Concordo che è assolutamente demenziale.
1) le chat sono esplicitamente un "gruppo pubblico" ed in quanto tali la lettura è libera per chiunque
2) il blocco dell'edit da wikipedia (chiamiamo le cose col loro nome e non diamo patenti di universalità a concetti che sono microscopicamente puntiformi e assolutamente circoscritti) NON ha NESSUN valore legale nè tantomeno universale
3) il titolare del sito è WMF e non gli utenti, per quanto flaggati, che NON hanno alcun diritto di pretendere alcunchè dal prossimo, men che meno fuori da wiki.
4) da nessuna parte c'è comunque scritto che il blocco all'edit si estende ad altri canali. E neanche lo si può scrivere perchè molto probabilmente si violerebbero i termini del servizio di altri canali (telegram, WA, ecc.) visto che non è nell'interesse di queste piattaforme limitare ad cazzum l'accesso alle persone interessate all'uso delle piattaforme.

Trovo gravemente patologico e paranoico (oltre che totalmente idiota)
1) pensare che la giustizia "vera" si occupi delle pippe mentali stabilite sulla base dei regolamenti farlocchi e applicati ad cazzum di un sito.
2) pensare che il blocco all'edit significhi qualcosa di più che non un mero blocco all'edit e che si estenda in qualsivoglia modo a qualsivoglia altra fattispecie in qualunque altro luogo fisico o immateriale
3) che ci sia gente che elabora assurde congetture da delirio di onnipotenza estrapolando massimi sistemi cazzabubbolosi sulla base del nulla assoluto.

Per fortuna il tutto è talmente assurdo da suscitare soprattutto che risate. Confido che riflettano sulle cazzate che sparano, in modo da poterci ridere su pure loro.

Presumo che Pierpao si riferisse (del tutto erroneamente) a questa sentenza della cassazione che riguarda tutt'altro (raccolta di prove da dispositivi altrui senza consenso costituisce il reato di accesso abusivo a sistema informatico: tradotto, pigliare il telefono di qualcuno e guardarci dentro senza permesso).
Ergo, non c'entra UN CAZZO di niente neanche di lontano. LOL, sempre spassosi come si sforzano di coprirsi di ridicolo... Ci voleva un {cn}... :-D
Ha tutto perfettamente senso quello che scrivi, niente da aggiungere.
Non so perché ma ultimamente più penso a certi admin, più mi viene in mente quel tizio, impettito in camicia scura, dei sabati ginnici.
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
Mica mi sbaglio a dire che se fosse reato potrebbe valere anche per utenti non bloccati ma allontanati in altri modi?
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Gitz
Administrator
Allontanati in quali modi?
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
Gitz wrote
Allontanati in quali modi?
Con un ultimatum o con esplicite richieste di non intervenire in PDC, UP, bozze eccetera
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Gitz
Administrator
No, se uno non rispetta l'invito di un admin o anche un "ban" comunitario non commette un reato.
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

TrameOscure
Administrator
In reply to this post by Gitz
Gitz wrote
Digressione interessante. Due o tre cose certe si possono dire.

Anzitutto, che Pierpao non sa di che cosa parla. L'art. 615 cp è la violazione di domicilio e ovviamente non c'entra un piffero. Il reato che potrebbe essere rilevante è il 615-ter cp che, salvo le ipotesi aggrevate, e punito sino ai 3 anni (non da due a dieci).

Comunque non una cosa gradevole da affrontare, eh! Io stesso avevo ipotizzato (qui e forse altrove) che quel reato sia applicabile a chi evade un blocco di wikipedia, da IP o creandosi altre utenze. L'esistenza di questa norma è di per sé una buona ragione per evitare di ammettere pubblicamente l'uso di sock e l'evasione del blocco.

Tuttavia, non credo che gli LTA debbano preoccuparsi troppo. In primo luogo, la querela potrebbe essere presentata (non dagli admin, non da Wikimedia Italia, non dall'ArbCom) solo dalla WMF. E dubito fortemente che la WMF abbia voglia di ingaggiare una battaglia legale, usando gli strumenti del diritto penale, con le decine o centinaia di migliaia di evasori del blocco. Sarebbe inaudito e non avrebbe il consenso della comunità wikipediana - quantomeno non di quella inglese, su quella italiana non mi esprimo.

In secondo luogo, non sono sicuro che l'azione penale sarebbe fondata nel merito. Come leggo in questa sentenza (Cass., Sez. V, sentenza n. 2905 del 23 gennaio 2025), la giurisprudenza si attesta sul principio per cui è "necessario che l'accesso al sistema informatico non sia aperto a tutti, come talora avviene soprattutto quando si tratti
di sistemi telematici
": ci deve essere un sistema di selezione dei soggetti abilitati all'accesso al sistema informatico - ad esempio, una password. D'altra parte, la giurisprudenza ammette che le misure che proteggono il sistema possono anche essere di carattere organizzativo interno (non necessariamente di natura tecnico-informatica), come regolamenti interni o prescrizioni impartite dal titolare del sistema, il che sembra andare nel senso che l'evasione del blocco può integrare il reato di accesso abusivo. Quindi la questione non mi sembra affatto chiara.

Questa sentenza (Cass., Sez V, Sentenza n. 12732 del 6 dicembre 2000) che distingue "banche dati offerte al pubblico a determinate condizioni" (per le quali il reato non si configura) e "banche dati destinate a un'utilizzazione privata esclusiva" (che possono essere persone offese del reato) suggerisce che Wikipedia/WMF non possono essere soggette passive del reato in caso di evasione del blocco. Però, ripeto, quando si tratta di massime giurisprudenziali (che non sono fonti del diritto) bisogna andarci con i piedi di piombo. A me sembra che questo comportamento non sia penalmente illecito, ma qualcun altro (ad esempio un giudice...) potrebbe pensarla diversamente.

P.S.
Se siete d'accordo, visto la rilevanza di questo off topic ne farei un thread a parte
Non è la prima volta che Pierpao piglia cantonate. E pure Ruthven che gli va dietro.

Comunque dalla sua frase si evince che si tratta del 615-ter rubricato "Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico"
Ma leggiamolo:
"Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito ...ecc"
Ora:
1) wikipedia NON è protetta da "misure di sicurezza" contro il blocco all'edit, visto che è sufficiente registrare un nuovo user per accedere, o persino editare anonimamente.
2) le chat men che meno, visto che sono pubbliche

Sono norme che ovviamente e palesemente sono concepite relativamente ad "accessi" a livello più profondo e sistemico (accesso a banche dati riservate, server a livello di sistema operativo, ecc) non certo a edit di voci di wikipedia o a chat pubbliche. Ovviamente se uno buca il server per attribuirsi privilegi o rimuovere privilegi altrui, quello è un accesso abusivo da c.p.
Ma non è il caso di evasioni o LTA.

Quanto al "contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo" si riferisce appunto a WMF che per es. potrebbe applicare la cosa a un dev o a un operatore dei server (peraltro non applicherebbe la legislazione italiana ma magari quella USA).

Insomma, si fanno dei film assurdi sulla base di sentenze che nulla c'entrano (un marito separato che acceda al telefono della ex per vedere la chat di whatsapp...). Se applicano la stessa mirabolante logica (analogia? :-p) alle voci ed alle discussioni... Auguri! :-D

Ah, no, lo fanno...🙄
TrameOscure
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
TrameOscure wrote
Gitz wrote
Digressione interessante. Due o tre cose certe si possono dire.

Anzitutto, che Pierpao non sa di che cosa parla. L'art. 615 cp è la violazione di domicilio e ovviamente non c'entra un piffero. Il reato che potrebbe essere rilevante è il 615-ter cp che, salvo le ipotesi aggrevate, e punito sino ai 3 anni (non da due a dieci).

Comunque non una cosa gradevole da affrontare, eh! Io stesso avevo ipotizzato (qui e forse altrove) che quel reato sia applicabile a chi evade un blocco di wikipedia, da IP o creandosi altre utenze. L'esistenza di questa norma è di per sé una buona ragione per evitare di ammettere pubblicamente l'uso di sock e l'evasione del blocco.

Tuttavia, non credo che gli LTA debbano preoccuparsi troppo. In primo luogo, la querela potrebbe essere presentata (non dagli admin, non da Wikimedia Italia, non dall'ArbCom) solo dalla WMF. E dubito fortemente che la WMF abbia voglia di ingaggiare una battaglia legale, usando gli strumenti del diritto penale, con le decine o centinaia di migliaia di evasori del blocco. Sarebbe inaudito e non avrebbe il consenso della comunità wikipediana - quantomeno non di quella inglese, su quella italiana non mi esprimo.

In secondo luogo, non sono sicuro che l'azione penale sarebbe fondata nel merito. Come leggo in questa sentenza (Cass., Sez. V, sentenza n. 2905 del 23 gennaio 2025), la giurisprudenza si attesta sul principio per cui è "necessario che l'accesso al sistema informatico non sia aperto a tutti, come talora avviene soprattutto quando si tratti
di sistemi telematici
": ci deve essere un sistema di selezione dei soggetti abilitati all'accesso al sistema informatico - ad esempio, una password. D'altra parte, la giurisprudenza ammette che le misure che proteggono il sistema possono anche essere di carattere organizzativo interno (non necessariamente di natura tecnico-informatica), come regolamenti interni o prescrizioni impartite dal titolare del sistema, il che sembra andare nel senso che l'evasione del blocco può integrare il reato di accesso abusivo. Quindi la questione non mi sembra affatto chiara.

Questa sentenza (Cass., Sez V, Sentenza n. 12732 del 6 dicembre 2000) che distingue "banche dati offerte al pubblico a determinate condizioni" (per le quali il reato non si configura) e "banche dati destinate a un'utilizzazione privata esclusiva" (che possono essere persone offese del reato) suggerisce che Wikipedia/WMF non possono essere soggette passive del reato in caso di evasione del blocco. Però, ripeto, quando si tratta di massime giurisprudenziali (che non sono fonti del diritto) bisogna andarci con i piedi di piombo. A me sembra che questo comportamento non sia penalmente illecito, ma qualcun altro (ad esempio un giudice...) potrebbe pensarla diversamente.

P.S.
Se siete d'accordo, visto la rilevanza di questo off topic ne farei un thread a parte
Non è la prima volta che Pierpao piglia cantonate. E pure Ruthven che gli va dietro.

Comunque dalla sua frase si evince che si tratta del 615-ter rubricato "Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico"
Ma leggiamolo:
"Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito ...ecc"
Ora:
1) wikipedia NON è protetta da "misure di sicurezza" contro il blocco all'edit, visto che è sufficiente registrare un nuovo user per accedere, o persino editare anonimamente.
2) le chat men che meno, visto che sono pubbliche

Sono norme che ovviamente e palesemente sono concepite relativamente ad "accessi" a livello più profondo e sistemico (accesso a banche dati riservate, server a livello di sistema operativo, ecc) non certo a edit di voci di wikipedia o a chat pubbliche. Ovviamente se uno buca il server per attribuirsi privilegi o rimuovere privilegi altrui, quello è un accesso abusivo da c.p.
Ma non è il caso di evasioni o LTA.

Quanto al "contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo" si riferisce appunto a WMF che per es. potrebbe applicare la cosa a un dev o a un operatore dei server (peraltro non applicherebbe la legislazione italiana ma magari quella USA).

Insomma, si fanno dei film assurdi sulla base di sentenze che nulla c'entrano (un marito separato che acceda al telefono della ex per vedere la chat di whatsapp...). Se applicano la stessa mirabolante logica (analogia? :-p) alle voci ed alle discussioni... Auguri! :-D

Ah, no, lo fanno...🙄
Secondo me intendevano una volontà tacita della comunità che ha accettato il blocco dell'utente, non degli amministratori. Ma anche qui vorrei capire se prevale questo oppure il terzo pilastro insieme a tutti e 5
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

TrameOscure
Administrator
Wiki per tutti wrote
Secondo me intendevano una volontà tacita della comunità che ha accettato il blocco dell'utente, non degli amministratori. Ma anche qui vorrei capire se prevale questo oppure il terzo pilastro insieme a tutti e 5
Mah, guarda, ho conferme che la comunità in gran parte non ha proprio idea di cosa succeda agli altri utenti. Se qualcuno viene bloccato il 95% dell'utenza non se ne accorge proprio. O magari lo scopre dopo mesi. Gli utenti considerati "attivi" mi pare siano ~7000 o qualcosa di simile. Quelli che seguono le vicende del ns:wikipedia quanti saranno? 100? manco tutti i sysop mi sembrano così presenti...

Quindi parlare di "volontà tacita" è un po' tanto forzato. Che poi ci siano i "soliti 4 gatti" (davvero non sono molti di più) che pensano che il silenzio della comunità sia un assenso esplicito, questo è altrettanto vero.
TrameOscure
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

Wiki per tutti
Abbiamo discusso qui ma non siamo riusciti ad arrivare ad una conclusione. Già non capisco perchè i nostri politici abbiano inasprito le pene fino a 10 anni in caso di aggravanti
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Re: Un ArbCom per it.wiki?

TrameOscure
Administrator
Wiki per tutti wrote
Abbiamo discusso qui ma non siamo riusciti ad arrivare ad una conclusione. Già non capisco perchè i nostri politici abbiano inasprito le pene fino a 10 anni in caso di aggravanti
Il caso che citava (a sproposito) Pierpao è quello di un tizio che si è impossessato dello smart della ex moglie per leggere i messaggi di Whatsapp.
Casistica che ovviamente non c'entra nulla con leggere o scrivere nelle chat telegram di wiki, blocco o non blocco.

Quindi la conclusione è che il caldo dà alla testa :D
TrameOscure