Ruthven apre la
discussione sulla rimozione di questa procedura obsoleta, la cui esistenza è probabilmente ignota a molti wikipediani "più giovani". Di per sé la cosa non ha nessun interesse (almeno per me) ma segnalo uno scambio interessante. Ruthven spiega la differenza tra bando e blocco in questi termini:
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Ricordo che la "messa al bando", a differenza del normale blocco, mira l'utente in sé: è bandita la persona (con tutte le sue reincarnazioni) da Wikipedia e dagli eventi connessi".
Il che implica che il blocco colpisce solo l'utenza, non l'utente, il quale potrebbe continuare a editare con un sock - una "reincarnazione" - posto che i suoi edit siano corretti e non ripropongano la problematicità originaria; credo che sia un'idea "vetero-wikipediana" (cioè relativamente antica) che di tanto in tanto ancora emerge - mi chiedo se ci siano discussioni in cui il tema è stato affrontato approfonditamente. Comunque è un'idea che cozza contro la prassi attuale, che vuole gli utenti bloccati in evasione immediatamente bloccati e gli edit cancellati o striccati a prescindere dalla loro qualità. Lo fa notare Elwood, rispondendo a Sciking secondo il quale l'idea del bando è "estrema":
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Perché mai estrema
? Il blocco di utenti in evasione e che non vogliamo mai e mai più vedere editare, senza possibilità di appello, è attività praticamente quotidiana. Viene gestita in maniera diversa, chiamiamola pure in modo diverso, ma esiste e non ha caratteristiche di un provvedimnento estremo ma la constatazione che in tanti casi è diventato necessario".