Re: Introduzione di un sistema di appello pubblico contro i blocchi

Posted by Gitz on
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Sono d'accordo al 100% con Arturo. Il fatto che l'UCoC stia andando a regime è, come spiegato apertamente da Superpes, l'unica ragione per cui gli admin italiani si sono finalmente posti il problema degli appelli: cioè, il problema gliel'hanno posto gli altri, la WMF e il movimento globale di wikimedia. Come dice Friniate, bisogna essere favorevoli alla proposta perché "del resto, essendo un requisito Ucoc, c'è poco da essere contrari".

Perciò più va avanti la discussione, più spero che non riescano a creare il meccanismo di appello. Teniamoci pure orgogliosamente la nostra anomalia italiana, il nostro eccezionalismo appuntato al petto; tanto, se gli admin di it.wiki non fanno nulla, si applicano le enforcement guidelines dell'UCoC (par. 3.3.3 Appeals) e a decidere sugli appelli contro i loro blocchi ci penserà l'U4C, di cui ancora non si sa nulla (oggi sono iniziate le votazioni per l'approvazione della sua Carta) ma di cui comunque ci sarà da fidarsi di più che degli admin di itwiki.

Per riprendere invece il commento di wikinostra su Pequod e gli admin, ci vorrebbe un bel long term abuser che andasse sulla pagina WP:AMMINISTRATORI a inserire nell'incipit "gli amministratori rappresentano la comunità", con "eseguo" nell'oggetto della modifica e un link al commento di Pequod...  

Ovviamente sto scherzando, ma prima o poi andrebbe modificata davvero la linea guida per ridurre il gap tra ciò che gli admin dovrebbero essere (meri volontariati tecnici-operativi con alcune funzionalità aggiuntive), ciò che vorrebbero essere (rappresentanti della comunità, di cui hanno la fiducia) e ciò che sono (ras, capibastone, shogun, signori della guerra in concorrenza tra loro senza una autorità superiore).