Re: Sulle tre domande di Gitz

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Gitz wrote
Grazie mille per la risposta. Purtroppo sei rimasto molto al di sotto delle 10mila parole a cui puntavo... Avrei molte cose da chiederti o da ribattere e devo fare una solezione per non stancare te e tutti gli altri. Quindi devo scartare le minuzie, di cui mi limito a menzionarne quattro:

* La frase di Sannita (questa) a me sembra una critica utile. Dovessi farne una parafrasi, sarebbe: "Riprenditi! Se ti comporti in modo così infantile perderai la fiducia della comunità". La reazione di Quinlan al voto di Civvì era umana e comprensibile, ma eccessiva e tale da sollevare dubbi sulla sua capacità di ricevere critiche (capacità molto importante, su cui ritorno).

* Altro esempio di minuzia. Credo che la valutazione negativa di Quinlan da parte di Civvì e altri non sia dipesa solo dalla cattiva gestione di Anna Anguissola (con la frase infelice "Quattro ore per riflettere sui toni da usare (e sono buonino)"). Non ho difficoltà a credere a Civvì quando dice che il suo voto è dipeso da una valutazione di tutta la sua "storia contributiva" (e infatti non aveva votato per la sua elezione ad admin). Se ti candidi per una qualche carica, fuori o dentro Wikipedia, il minimo a cui devi essere preparato è che ci sia qualcuno secondo cui non hai le qualità per ricoprirla. Non è gradevole ma non è un dramma, è il minimo che può succedere.

* Terza minuzia, che tale non è ma che non è al centro del tuo intervento: il ricorso di Giammarco Ferrari e il "tempo di raffreddamento". Voglio ripetere ciò che spiega qui quell'anima in pena di IP 151: la regola sul raffreddamento non ha mai avuto il consenso della comunità e comunque è assurda. Il periodo di raffreddamento, se lo si vuole avere, deve essere a tutela del ricorrente, non degli admin; costringere il ricorrente ad aspettare settimane o persino mesi prima di chiedere una revisione è demenziale. Nessuno ne ha mai discusso, nessuno lo ha mai voluto (tranne Superspritz).

* Quarta minuzia. Scrivi "Il blocco [di Smatteo] non andava discusso nella richiesta di pareri". Non sono d’accordo. Anche perché la sua richiesta di revisione del blocco è stata respinta da Zoro1996 senza alcuna discussione tra gli admin. Credo che sia stato un tuo errore bloccare Smatteo mentre c’era una RdP aperta ma, una volta commesso l’errore, la comunità è sovrana: chiamata a discutere del comportamento di Smatteo, avrebbe potuto concludere che esso è impeccabile e che il tuo blocco è un abuso o comunque è eccessivo (e anzi direi che è arrivata molto vicina a dire quest'ultima cosa, con sette/otto pareri favorevoli alla rimodulazione).

Ma andiamo alla sostanza delle risposte: 1) prestigio e 2) canali riservati.

1) Sul dinamiche basate sul prestigio sono d’accordo sul fatto che sono inevitabili: sono una situazione di fatto con cui bisogna fare i conti, senza far finta che non esista. Penso però che gli utenti di it.wiki abbiano aggravato la situazione coltivando una mentalità gregaria, che premia la collaboratività intesa come acquiescenza e conformismo. Ciò ostacola o rende impossibili le critiche dando troppo potere a chi, per dedizione e lungo impegno, si trova ed essere particolarmente prestigioso (tipicamente gli admin e, all'interno del gruppo degli admin, i vecchi admin). Mi sembra ad esempio sintomatico il modo in cui tu commenti la reazione di Gac, Ignis e tua alle critiche: "Di fatto sono tre admin in meno, in tempi diversi, in misura e con conseguenze diverse, ma tre in meno". Quindi, invece che criticarvi, gli utenti prestigiosi di it.wiki avrebbero dovuto prendere in considerazione i possibili effetti delle critiche ("potremmo perdere tre buoni admin") e trattenersi dal farle. Assolutamente no. Tra le qualità che un admin deve avere una delle principali è di essere aperto agli input che vengono dalla comunità e dai colleghi. Un admin deve avere le spalle large e non può reagire alla prima critica veemente lasciando il progetto (come hai fatto tu) o ritirandosi per molti mesi (Ignis e soprattutto Gac). Deve rispondere nel merito (cosa che Gac non ha nemmeno provato a fare) e mettere in discussione le proprie azioni, chiedendosi seriamente se ci sia un fondamento nelle critiche. Io penso che in tutti e tre questi esempi (ma anche nel caso delle critiche ricevute da Fresh Blood in momenti diversi, una volta da parte tua, l'altra da parte di Smatteo) le critiche fossero ben fondate e che sia patologico che in tre abbiate reagito in modo così suscettibile. Dico "patologico" in senso stretto, nel senso che è sintomo di una patologia del progetto, che premia nei suoi utenti qualità sostanzialmente regressive (seguire la corrente, non rompere i coglioni). Risultato: è praticamente impossibile correggere gli errori, se quando gli errori vengono individuati gli admin fanno karakiri o si gettano sulla pira funeraria del loro orgoglio ferito. Gac, Ignis e Actor sono tre buoni esempi, ma anche Fresh Blood (che certo non pensa a dimettersi, ma cova rancorsi) è un altro esempio di questa impossibilità di ricevere critiche (e quindi di farle) in una comunità tormentata dal prestigio.

2) Canali riservati. La descrizione che fai del gruppo telegram è così vivace e divertente da togliere ogni dubbio: le cose funzionano effettivamente così. Se anche avessi dubbi sulla tua capacità di essere obiettivo su questo tema (e personalmente non ne ho), la tua descrizione me li toglierebbe. Tuttavia, il fatto che telegram (e immagino anche la mailing list a questo punto, ma non lo so) non siano il luogo di una discussione corale e ponderata sulle grandi scelte del progetto, ma siano invece il luogo, se non del cazzeggio, di una comunicazione improvvisata, in risposta alle questioni del momento, non risolve ma anzi rafforza i dubbi che ho espresso nel post sul blog: "Se si crea una coesione corporativa tra gli admin, una solidarietà rafforzata dalle interazioni quotidiane, l'impatto negativo non riguarda solo le discussioni destinate a concludersi con un consenso, ma ogni aspetto della vita comunitaria".

Insomma, a me sembra che una mailing list/gruppo telegram degli admin sia accettabile solo a condizione che sia quasi intollerabilmente pallosa: si parla solo di cose collegate all'uso dei tastini, eventualmente per chiedere un parere dei colleghi su cosa è meglio fare o per segnalare una situazione che non si può gestire in prima persona. Sockpuppet, edit war, LTA, ecc. Quando invece si tratta di discutere di cose che riguardano tutto il progetto o i contenuti dell’enciclopedia (come nell'esempio che menzioni del "caso Orsini-Gitz") è indispensabile che tutti siano messi nella condizione di dire la loro. Non solo per una esigenza astratta di democraticità e trasparenza, ma anche per rendere la partecipazione a Wikipedia divertente: per scrivere cioè nei namespace dispari cose avvicenti, che gli utenti leggano con passione. Quindi va benissimo che ci siano gruppi telegram per una comunicazione meno strutturata, ma ha senso riservarli agli admin solo se gli admin parlando di "cose da admin" (pallose), altrimenti IMHO dovrebbero farlo nei gruppi non riservati. Secondo me è anche da lì che si contrasta la tendenza a gerarchizzare la comunità in base al prestigio, a fare degli admin qualcosa di ulteriore e più nobile rispetto all'esercizio di una funzione tecnica.
Mi permetto di aggiungere, in merito alla terza minuzia, che mi sembra l'ennesima conferma che il parere di qualcuno pesi molto più di quelli di altri