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Non ricordo dove l'ho pescato... forse dal gruppo telegram o da qalche altra parte, comunque vi sottopongo le 9 tesi (più che altro mi sembrano "proposte") di Larry Sanger -cofondatore di wiki- per riformare Wikipedia.
https://larrysanger.org/nine-theses/ Ogni tesi ha poi una sottopagina che la approfondisce, linkata in tale pagina. Per comodità di seguito la traduzione fatta da Lumo della pagina di introduzione generale che ho linkato. È già abbastanza lunga quindi la lettura o traduzione delle singole sottopagine delle varie tesi la lascio a chi vuole approfondire questa o quella tesi.
TrameOscure
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nota: i ref [a] sono riferimenti a fonti che si trovano nel testo originale ma non sono state riportate nella traduzione
TrameOscure
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Da sottoscrivere al cento per cento. Manca solo la condanna dei canali riservati! |
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In reply to this post by TrameOscure
Ottimo thread. Avevo già letto le 9 tesi di Sanger, che sono pubblicate anche qui su en.wiki, ma per qualche ragione mi ero dimenticato di segnalarle sul forum.
Dico la mia tesi per tesi. 1. Porre fine al processo decisionale basato sul “consenso”. E' una sciocchezza, tanto più che Sanger non offre un'alternativa. Quella a cui accenna ("Create an open editorial committee of persons....") mi sembra peggiore del male a cui intende rimediare. Ciò non toglie che si possa/debba fare una riflessione su come funziona realmente il metodo del consenso, specialmente su progetti che come it.wiki sono privi di RdP. 2. Consentire articoli concorrenti. In sostanza si tratta di abrogare WP:POVFORK. Ho molti dubbi a riguardo. Anche una voce "Terra (punto di vista dei terrapiattisti)" o "Jihad (punto di vista dei jihadisti)" andrebbe scritta usando fonti secondarie di qualità, terze e indipendenti, altrimenti il rischio è di violare il divieto di ricerca originale. Peraltro, anche ammettendo questa possibilità, non verrebbe meno la necessità di avere una voce "Terra" o "Jihad" neutrale (in senso wikipediano), sicché non capisco in che modo la proposta dovrebbe rimediare al difetto di neutralità di en.wiki. Il fatto è che è inevitabile, e non necessariamente un male, che en.wiki abbia un bias globalista, uk.wiki un bias antirusso, he.wiki un bias sionista, ecc. E' una conseguenza del metodo del consenso e del bacino di fonti disponibile nella lingua di riferimento. Non credo che sia un male a cui è necessario o possibile rimediare. Né credo che esista una neutralità "vera", indipendente dalle fonti e dalle opinioni degli utenti che compongono la comunità editoriale. 3. Abolire le blacklist delle fonti. Mah... A Sanger dà fastidio che i wikipediani abbiano schifato Fox news, come anche il Sun. A me invece le RdP sulla attendibilità delle fonti sembrano un momento importante nella costruzione di una enciclopedia di qualità e anche nella realizzazione di un sistema informativo più democratico. Ammetto però che c'è un pericolo - quello della chiusura delle varie "infosfere" su base reginale (Occidente/Russia/Cina, ecc.) con il conseguente rischio di frammentazione di WP in progetti separati e non comunicanti. 4. Rivitalizzare la politica originale di neutralità. Qui in sostanza Sanger sostiene che en.wiki avrebbe un bias globalista, laico e progressista, nonché un bias "accademico", dove (io immagino) la colpa dell'accademia sarebbe quella di avere a sua volta un bias globalista, laico e progressista. Non so, a me sembra che in generale ognuno sia incapace di vedere i propri bias, e questo si applica anche a Sanger. Nessuno dei sette esempi di voci biased che offre (grooming gangs, Yahweh, Trump, marxismo culturale, vaccini anti-Covid, ecc.) mi colpisce come particolarmente grave o indifendibile. Ma questo, ovviamente, potrebbe essere il mio bias personale. In realtà trovo che le discussioni su WP "troppo di sinistra" siano un po' sciocche; hanno un grano di verità, ma si basano su un fraintendimento del concetto wikipediano di neutralità, cui ho accennato qui sopra, e quindi si propongono di rimediare a un male che non è tale. 5. Abrogare “Ignora tutte le regole”. Sono d'accordo. Peraltro, i mali che Sanger descrive sono notevolmente più gravi su it.wiki che su en.wiki, che nel complesso è molto formalista. 6. Rivelare chi sono i leader di Wikipedia. Grave sciocchezza. 7. Permettere al pubblico di valutare gli articoli. Irrealizzabile (perché gli articoli cambiano in continuazione) e contrario a WP:LIBERA se affidato a valutatori umani; realizzabile ma con un grave rischio di circolarità se la valutazione è affidata all'IA; inutile o dannoso se affidato a un sistema di rating del pubblico del tipo "thumb up/down". 8. Porre fine ai blocchi indefiniti. Considerazioni in gran parte condivisibili. Io peraltro sarei già soddisfatto se it.wiki avesse la "standard offer", che invece manca. 9. Adottare un processo legislativo. Paragrafo assurdo, che immagina un sistema complicatissimo (e IMHO inattuabile) per adottare riforme indeterminate, quelle delle 9 proposte, che forse nessuno vuole. Francamente non ha senso. Peraltro, anche in questo caso le tendenze che il saggio denuncia - l'establishment wikipediano mantiene lo status quo e non modifica le regole - sono notevolmente più accentuate nel caso di it.wiki che di en.wiki. Ciò che Sanger però non capisce è che se un sistema ha difficoltà a riformarsi correggendo le proprie regole e prassi inveterate, difficilmente quel sistema avrà la capacità di modificare le proprie procedure: generalmente, partire dalle procedure/compentenze per arrivare alle regole sostanziali/diritti e doveri degli utenti è un errore, non funziona, crea lunghissimi inconcludenti dibattiti (un po' come dimostra il tormento italiano sulle riforme costituzionali). |
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In reply to this post by TrameOscure
L’avevo letto pure io. Sanger non mi è mai piaciuto, e mi ha fatto storcere il naso il collegamento al suo progetto… Le tesi sono in parte condivisibili, ma alcune difficilmente attuabili e altre di base insensate. La tendenza ad affidare all’IA compiti per Wikipedia non mi piace. Ritengo che Wikipedia debba categoricamente essere redatta da umani.
AshOppio
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Sinceramente del personaggio poco mi frega, sono più interessato a quello che scrive. Molte delle "tesi" partono da premesse assolutamente corrette, anche se in qualche caso è evidente che parla più di en.wiki che di altre edizioni locali.
1) porre fine al "consenso". Per come è applicato su it.wiki, cioè come admin-consenso, assolutamente favorevole. D'altra parte è anche corretto che se uno dice una cosa sensata e 10 ripetono a pappagallo delle cazzate, debba prevalere l'"1". Anche se su it.wiki si dice di seguire tale criterio, in realtà ci sono un diluvio di casistiche (sia a proposito di voci che di utenze) che dimostrano l'opposto. 2) articoli concorrenti. Mi pare casinistico e mi pare porterebbe alla chiusura in bolle di comfort tipiche dei social. Meglio sarebbe avere una sola voce più oggettiva e meno ideologica. Vero è che allo stato ci sono spesso voci propagandistiche, POV e ideologiche a senso unico. 3) blacklist fonti. Non m'è mai capitato di imbattermici per cui non ho opinione netta. Favorevole a tenere la spazzatura fuori, ma che si possa fare con una blacklist non ne sono così sicuro: dipende chi e come la gestisce. 4) neutralità come equidistanza. Pure qua dipende da come la si interpreta: calci in culo ai terrapiattisti, ok. Escludere tutto ciò che non è mainstream, anche no. È comunque difficile trovare una quadra. Di certo almeno su it.wiki ho notato in vari casi una interpretazione profondamente idiota che neutralità voglia dire non esporre alcun genere di critica e controversia anche quando (e non sono rari i casi) sono addirittura più enciclopediche le critiche che non il soggetto della voce. Insomma, si finisce per fare apologia degli argomenti, che è del tutto l'opposto del NPOV. 5) ignora le regole. Sarebbe una regola ottima se fosse applicata da persone dotate di buon senso, equilibrio, uniformità e onestà intellettuale. Non è così, ed anzi è un lasciapassare per la qualunque, solo per alcuni. 6) rivelare i nomi dei "vip". Non mi è chiaro cosa voglia ottenere con questa proposta, penso che debba essere una scelta personale. 7) valutare gli articoli. Concordo con Gitz: cambiano continuamente quindi ha poco senso. 8) ridurre i blocchi infiniti. Vabbè, che vi devo dire... :-D 9) Adottare un processo legislativo. Ha senso dire che difficilmente modifiche rilevanti potrebbero essere portate avanti da chi sguazza nell'Ancien Régime. Ma non è semplice trovare un'altra via, per cui probabilmente wikipedia verrà fatta morire per di mantenere lo status quo. Potrebbe essere l'IA a renderla irrilevante, e non so cosa sia peggio. A proposito delle "altre tesi", molte sono condivisibili (mandato max per cariche di potere, appelli meno ridicoli e più efficaci, abolizione editcount ecc.) altre meno (biografie di perfetti sconosciuti, abolire gli anonimi ecc).
TrameOscure
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L’opinione sul personaggio arriva da ciò che scrive. Per anni fa “Wikipedia fa schifo” e poi torna con delle tesi, cercando di portare acqua al suo mulino in alcune… Poi ripeto, su alcune potrei anche essere d’accordo, tipo sui mandati degli admin, su altre dipende…
AshOppio
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In reply to this post by TrameOscure
Preferisco che prevalgano i 10 che ripetono a pappagallo le cazzate. Porre fine al "consenso" per far prevalere l'espertise di quelli che ne sanno veramente qualcosa, e che quindi hanno la risposta giusta anziché la risposta popolare, non è una soluzione praticabile per WP. Per questo ci sono già le enciclopedia su carta, scritte da esperti che si assumono la responsabilità delle proprie opinioni e dei propri errori firmando con nome e cognome. WP è scritta da utenti anonimi e, quindi, da utenti necessariamente inesperti. Il wikipediano anonimo che riesce a convincere la comunità di essere un grande esperto di - poniamo - tumori al seno sarà molto probabilmente un medico fallito che cerca successo per le sue teorie sulla piattaforma online non avendolo trovato nella vita reale: un soggetto pericoloso, quindi, proprio a causa del suo supposto expertise. Per valutare l'expertise ci vogliono istituzioni pubbliche - l'università, le riviste scientifiche, i convegni, le altre istituzioni culturali e "think tank" - non la discussione online tra username anonimi. Quindi no: preferisco di gran lunga il sistema basato sul consenso (per quanto tendeziale e perfettibile) e sulle fonti attendibili a un sistema basato su una redazione di supposti esperti. Sanger continua a riproporre l'idea che Wikipedia debba basarsi su esperti di qualche tipo. Cito dalle sue nove tesi: "Create an open editorial committee of persons known to be uniquely identified", "the edit counter could be augmented by independent work assessments (i.e., performance evaluations) by open source LLMs and other automated tools", "there is a great need for articles to be reviewed by a wide variety of experts", "more prominent, dedicated, standards-driven, and independently-run rating and feedback system is essential". Peraltro, è caratteristico di Sanger che questa sfiducia nella comunità e fiducia negli esperti si accompagni alla sfiducia nell'università, che in teoria dovrebbe essere la casa degli esperti. No, l'università non va bene perché affetta dallo stesso liberal bias che Sanger nota su Wikipedia; quindi si rivolge al rating dei lettori, o dell'IA, o all'idea di articoli basati su fonti primarie anziché accademiche - il che a me suona come anatema. Insomma, in queste 9 tesi ci sono anche sprazzi di verità e forse qua e là qualche buona idea, ma nel complesso mi sembrano una ricetta per affossare Wikipedia, non per migliorarla. |
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io ho parlato di "uno che dice una cosa corretta vs 10 che dicono cazzate", non di "un (supposto e autodichiarato) esperto vs 10 sconosciuti". Ovviamente quello che dice la "cosa corretta" significa "che porta e interpreta in modo corretto una fonte che dice quella cosa", non qualcuno che dichiara che le cose stanno in un certo modo perchè lo dice lui. Fra l'altro è anche quello che per es. Bramfab (e forse altri) ha(nno) detto varie volte, anche se mi pare di ricordare che facesse proprio riferimento ad "esperti". Insomma, ci sono varie sfumature e c'è da intendersi si cosa si vuol dire esattamente. Per contro ho visto in varie situazioni prevalere mainstream sostenuti da schiere di scimmie urlanti vs fonte autorevole sostenuta da uno o due utenti che viceversa evidentemente sapevano di cosa stavano parlando. Il risultato è di solito una conta delle scimmie che ovviamente asfaltano col numero il singolo tapino, che finisce isolato, scazzato o infinitato. In parole povere il "consenso" attualmente è di fatto molto più una conta delle zucche (spesso vuote), pesate per lo più per flag e non per qualità delle argomentazioni portate. Anzi delle argomentazioni e del merito delle cose, ho proprio avuto l'impressione che a nessuno freghi proprio un cazzo di niente.
TrameOscure
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In reply to this post by ashoppio
Beh, per certe cose fa schifo... - Certe voci sono scritte da cani (e non è solo una mia idea di terribile infinitato cattivissimo e bruttissimo) - Certe situazioni sono gestite in modo nazi-demente.
TrameOscure
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In reply to this post by TrameOscure
Possiamo convenire che la migliore forma di governo - non solo su Wikipedia, ma ovunque nel mondo - sia il dispotismo illuminato. Se il despota è davvero illuminato - se ha accesso alla Verità ed è sempre disposto a decidere di conseguenza - è bene che la sua volontà prevalga su tutti. Il problema, ovviamente, è che non c'è nessuna garanzia che il despota sia davvero illuminato, o che lo sia sempre, o che lo sia anche il suo erede (vedi Federico II, "il Grande", succeduto da Federico Guglielmo II, "der dicke Lüderjahn"). Sicché la democrazia costituzionale è un second best: visto che non possiamo essere sicuri che chi governa sappia qual è la cosa migliore da fare, è ragionevole che le decisioni siano prese dalla maggioranza, e che le decisioni della maggioranza siano limitate da contropoteri. Perciò anche su Wikipedia non vedo alternative al metodo del consenso. E mi va benissimo che si contino le teste, purché le teste degli admin non contino più di quelle di qualsiasi utente in buona fede. La qualità nel merito degli argomenti dovrebbe essere irrilevante, fatto salvo il caso di argomenti chiaramente infondati, basati su errori, contrari alle linee guida, ecc. Il risultato non sarà sempre corretto, ma non ci sono alternative capaci di prevenire la possibilità di errori. |
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